Storie di tradimento.

Mi è stato chiesto per quale motivo spesso scrivo racconti di questo genere ?

Nel mio blog racconto la mia vita, le mie esperienze e delle persone che mi circondano, non invento nulla, certo qualche volta aggiusto………

Io non tradisco, non solo dolce consorte, io non tradisco e basta, il tradimento di tutti i peccati è il più grave di questo ne sono certo, infatti come dico spesso : che possa ammazzare qualcuno è possibile, che possa rubare in caso di bisogno provabile, che possa tradire no. Questo comporta una scelta accurata di amicizie, molti dei mie più cari amici della gioventù sono stati però allontanati, allontanati vuol dire che non fanno più parte della mia vita.

In realtà grossi tradimenti non li ho mai subiti, è vero che nelle amicizie sono sempre stato molto selettivo, più che altro li ho accusati di omissioni, che spesso sono più gravi delle bugie.

La mia famiglia (parenti ) nel campo del tradimento devo riconoscere che non mi hanno fatto mancare nulla, i parenti da parte di madre sono stato uno spettacolo, si parte da quello gambizzato perché andato con la persona sbagliata, a quello scappato in Australia per tre mesi, e solo dopo intercessione è potuto tornare e mille altre storie, qui siamo nel profondo sud

La parentela di mio padre molto più seria, certo non immune da peccato.

Il crescere in un paese nuovo che si è formato all’inizio degli anni 60 70, con persone che arrivavano da tutte le parti d’Italia ; Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia; Calabria, Puglia ecc ecc…. che è stato un esempio di integrazione, dopo le prime ovvie difficoltà, in realtà si era rivelato un esperimento riuscito, eravamo diventati un paese unito, ma sempre un piccolo paese, dove tutti si conoscevano, e tutti venivano a conoscenza di quello che succedeva. Attraversata la strada principale c’è il mare, e con gli arrivi inevitabili durante l’estate di migliaia di persone, ora capirete che lo storie boccaccesche sono state tantissime. Le brave ragazze fidanzate che venivamo al mare coi genitori, ma che non disdegnavano l’avventura estiva, del treno dei cornuti,(Così veniva chiamato, io ero bambino) quello che arrivava il sabato, quello dei mariti che raggiungevano la famiglia nel fine settimana, una volta le famiglie facevano un mese di ferie al mare. Nella prima casa dove ho vissuto, la vicina di sopra, aveva il marito che navigava sui mercantili, lei d’estate con la sorella uscivano e andavano a…… Mia madre all’antica, dove le donne devono stare a casa non faceva che commentare……. Uno dei mie migliori amici di mio padre ha sparato ad uno per questione di una donna sposata, e ricordo mio padre la domenica andarlo a trovare in carcere…

Alcuni dei mie migliori amici traditori seriali, da giovane e me ne pento, gli ho fatto da alibi.

Poi sono arrivati le famiglie degli sposi dei mie fratelli, uno spettacolo da questo punto, cose vicino all’incredibile, è stato un susseguirsi di storie, ed io amo le storie, e non sono un bacchettone, e non ho mai goduto delle disgrazie altrui. Ma le storie mi piacciono, non a caso Piero Chiara, Vitali, Camilleri sono tra i mie scrittori preferiti e loro raccontano la nostra provincia, con adulteri incorporati.

Infine mi sono sposato e la famiglia di dolce consorte non è voluta essere da meno, qualche racconto è stato scritto, ma giuro che dietro ci sarebbero storie più interessanti, ma rischierei la separazione quindi…..

Sono stato accusato, spero benevolmente di essere un impiccione, forse, ma non credo, comunque io nei momenti difficili ci sono sempre stato, non mi sono mai tirato indietro anche quando era veramente meglio farmi i fatti miei.

Il miglior amico di fratello era noto puttaniere, la sua una regola: non andare con le mogli degli amici, chiaramente dopo che si erano sposati.

Ora spero che sia tutto più chiaro…

39 pensieri riguardo “Storie di tradimento.

  1. […]
    Quel che si imputa al traditore è di essere diventato diverso e di muoversi non più in sintonia, ma da solo. Soltanto se si accetta il cambiamento dell’ altro e lo si accoglie come una sfida a ridefinirsi e a ridefinire la relazione, il tradimento non è più percepito come tradimento. Ma ridefinirsi è difficile così come accettare il cambiamento. Per questo le vie più battute sono quelle della fedeltà, o in alternativa quelle del risentimento e della vendetta. Se queste considerazioni hanno una loro plausibilità occorre riscattare, almeno in parte, i traditori dall’ infamia di cui solitamente sono ricoperti, perché in ogni tradimento c’ è un lampeggiare di verità e autenticità che chi è tradito non vuol mai vedere.
    […]
    Ma in ogni amore che non conosce il tradimento e neppure ne ipotizza la possibilità c’ è troppa infanzia, troppa ingenuità, troppa paura di vivere con le sole nostre forze, troppa incapacità di amare se appena si annuncia un profilo d’ ombra. Eppure senza profilo d’ ombra, quella che puerilmente chiamiamo amore, c’ è l’ incapacità di abbandonare lidi protetti, di uscire a briglia sciolta e a proprio rischio verso le regioni sconosciute della vita che si offrono solo a quanti sanno dire per davvero addio.
    […]
    … il tradito che, quando non si rifugia nella vendetta, nel cinismo, nella negazione o nella scelta paranoide, finisce per consegnarsi a quel tradimento di sé che è la svalutazione di se stesso per non esser più amato dall’ altro, senza così accorgersi che allora, nel tempo dell’ amore, la sua identità era solo un dono dell’ altro. Tradendolo, l’ altro lo consegna a se stesso, e niente impedisce di dire a tutti coloro che si sentono traditi che forse un giorno hanno scelto chi li avrebbe traditi per poter incontrare se stessi.
    […]
    Umberto Galimberti
    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/08/27/le-nostre-anime-cosi-infantili-primitive.html

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      1. Ma certo, si capisce che non c’è nulla di morboso. Se un osservatore, curioso nel senso buono del termine. Io ho voluto contribuire con il pensiero di Galimberti perché è piuttosto originale e fa riflettere

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  2. E’ solo questione di carattere come ti ho già detto e ognuno ha il suo e quindi di conseguenza, anche il suo modo di agire e di pensare, io ti ho detto come la penso, senza la presunzione di avere al verità in tasca o di insegnare niente a nessuno, è solo il mi parere punto, senza per questo voler bachettare nessuno.
    Per come sono fatta io non parlerei mai delle questioni private di una famiglia in generale, anche se li conoscessi solo di nome, per me la famiglia e le vicende legate ad essa sono sacre, sia che riguardino me che se riguardano gli altri, capisci bene quindi che in questo siamo agli antipodi.
    Quindi non te la devi prendere, è solo un dato di fatto e basta.,

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    1. Ma io non me la prendo, e che quando qualcuno mi dice qualcosa, ascolto, era solo per spiegare il mio mondo, per spiegare che non c’è nulla di morboso, o di offensivo, io non faccio nomi, sono storie, ieri pensavi che me la fossi inventata, se racconto quella dell’amico di mio padre rimani stupefatta, sono cose che da bambino ti rimangono impresse.
      La nostra letteratura è fatta di questi racconti, certo io non sono uno scrittore, ma racconto storie.
      Dolce consorte è come te .
      Buona serata

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  3. Io, da cornuta, ho sofferto maggiormente per il tradimento delle amiche che per quello dell’ex marito perchè, anche se io non avrei mai tradito, capisco che nella vita possono succedere imprevisti, si possono incontrare persone che ci fanno innamorare senza un perchè, ma non esiste amicizia, se tale è, che possa tradire proprio perchè è un rapporto non amoroso, meno malleabile ai cambiamenti. L’importante è essere sinceri, prima di fare un gran caos sarebbe bene valutare bene, parlarne, trovare il motivo per cui siamo spinti a farlo…vabbè, pura utopia…
    Anche dalle mie parti, posto di mare vacanziero, il venerdì sera, d’estate, arrivava il treno dei cornuti…non è che che viviamo nello stesso posto?

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    1. Cara Veropanico,
      innanzitutto (ma poi, in fondo, è quello che hai detto anche tu)… “mai dire mai”.
      Poi, secondo me, anche l’amicizia è un rapporto d’amore, sebbene di tipo diverso.
      E a me piace pensare che sia malleabile, nel senso che un incontro con un/una amico/a ti cambia sempre un po’, se no non c’è un vero percorso da condividere.
      Nell’amicizia, più che di vero e proprio tradimento, io penso sempre alla “lealtà”, che per me è un principio assoluto e granitico, che a volte viene disatteso e ti lascia quanto meno di stucco. In quel caso, però, quella forma di tradimento demolisce, ai miei occhi, la persona che lo ha attuato. Ho avuto un’amicizia che durava dalla prima elementare ed è finita dopo 46. Non mi manca per niente. Boh. 🙂

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  4. D’accordo ma ci sono anche tante altre cose di vita che puoi raccontare. Trovo il tuo interesse singolare. Tutto lì come quando a me dicevano che parlavo solo di morte e scheletri….peccato che però non era vero. Forse la tua sensibilità verte li

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  5. Non credo di scrivere solo di quello, esattamente come te che non scrivevi solo di morte e scheletri. Poi è lo stesso, e che come sai, te e Silvia siete due persone a cui tengo particolarmente, il mio blog c’è ancora grazie a te, e a Sabrina se non vi avessi incontrato l’avrei chiuso, tutto qui. Così come tu continui a scrivere dei tuoi scheletri, io continuerò a raccontare le mie storie.

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      1. A pelle, visto che non ti conosco, se non per i tuoi commenti, mi pare che a volte esageri con i complimenti, e con frasi di amicizia, ma mi posso sbagliare.mi scuso se non è così, non volevo certo offenderti, e che anche nei rapporti sul blog, cerco sempre di essere me stesso, schietto e sincero. e di avere una comunicazione il più vera possibile.

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      2. Capisco ciò che intendi sulla sincerità. Ho una classe di 22 studenti prevalentemente ragazze e la prima cosa che dissi loro quando mi venne assegnato il posto fu “Chi di voi si mostrera’ valente verrà giustamente valorizzato perché io credo ancora nella meritocrazia” e poi ho detto “molti di voi usciranno da quì come prima. Altri avranno le tasche un po’ piu pesanti”. Così non hai nulla di cui tu debba essere scusato. Davvero. Espansivo ? Può darsi io lo sia ma misantropo al contempo. Il mio amico Wilbur Smith mi ha detto tante, tantissime volte “sii te stesso e che gli altri o ti piglino o ti lascino” o qualcosa del genere. Quindi sono felice che i miei scritti ti piacciano e sono felice di visitare il tuo blog alla prima occasione. Passa una buona giornata my friend.

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  6. Ciao, mi piace il tuo modo di pensare e di scrivere.
    Bell’articolo.
    Che vita di merda quella dove non c’è lealtà…
    Porco Giuda (ma anche il suo amico baciato) quanto mi fanno schifo quelli che tradiscono

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      1. Non so, io odio far soffrire le persone, mi faccio tanti scrupoli, ho memoria di tutti i miei sbagli, anche di una frase messa lì senza pensare alle conseguenze… diciamo che non sono uno che “ogni lasciata è persa”, neppure credo ai vincoli indissolubili, anche se faccio di tutto per rispettare il “contratto”. Poi la vita è altro da quello che si vorrebbe e anche in coppia non si cresce nello stesso modo, a volte le persone cambiano, divergono. E diventano, se non nemici, degli estranei. E’ facile essere fedeli se si è innamorati, ma quando non ci si sopporta più?quando si resta insieme solo per non far soffrire i figli?per convenzioni? Beh, credo che in questo caso le scappatelle siano necessarie per poter proseguire in quello che ormai è un “sacrificio”. Poi non ho mai tradito, ho lasciato, ci siamo lasciati, quando ormai era la sola cosa da fare, ad essere onesti. Gli amici mai, gli amici non si tradiscono. Gli infami lo fanno. Mi sono sposato a vent’anni, separato tre anni dopo, risposato per altri 15 anni, poi riseparato, poi altri otto anni con un altra e adesso da venti con un ulteriore compagna di vita. Tutte le mie ex mogli si conoscono, si parlano, le loro famiglie sono le nostre famiglie, i figli… una bolgia. Bella, però.

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  7. Non so, io odio far soffrire le persone, mi faccio tanti scrupoli, ho memoria di tutti i miei sbagli, anche di una frase messa lì senza pensare alle conseguenze… diciamo che non sono uno che “ogni lasciata è persa”, neppure credo ai vincoli indissolubili, anche se faccio di tutto per rispettare il “contratto”. Poi la vita è altro da quello che si vorrebbe e anche in coppia non si cresce nello stesso modo, a volte le persone cambiano, divergono. E diventano, se non nemici, degli estranei. E’ facile essere fedeli se si è innamorati, ma quando non ci si sopporta più?quando si resta insieme solo per non far soffrire i figli?per convenzioni? Beh, credo che in questo caso le scappatelle siano necessarie per poter proseguire in quello che ormai è un “sacrificio”. Poi non ho mai tradito, ho lasciato, ci siamo lasciati, quando ormai era la sola cosa da fare, ad essere onesti. Gli amici mai, gli amici non si tradiscono. Gli infami lo fanno. Mi sono sposato a vent’anni, separato tre anni dopo, risposato per altri 15 anni, poi riseparato, poi altri otto anni con un altra e adesso da venti con un ulteriore compagna di vita. Tutte le mie ex mogli si conoscono, si parlano, le loro famiglie sono le nostre famiglie, i figli… una bolgia. Bella, però.

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    1. Che vita. Io credo che quando una storia è finita bisogna averei coraggio di dirselo, ma credo anche che prima bisogna avere il coraggio di parlare e di dire le cose che non vanno, e cercare una soluzione, poi se le strade si dividono e può succedere credo che la stima e il rispetto non dovrebbero mai mancare.
      Buona giornata

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      1. Io vivo come un libro aperto, senza segreti, non ho remore a parlare a dire tutto, debolezze e perplessità. Amo o detesto apertamente, ma sempre con educazione e rispetto. Non siamo tutti uguali.Da ragazzo ero bugiardo, poi ho capito che non era il caso di vivere una falsa identità, neppure a breve, neppure per mezz’ora. E ho smesso.

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  8. Condivido in pieno il tuo pensiero, il tuo modo di raccontare le storie è bellissimo, continua così, mi fai divertire e nel moendo ci vuole un po di ironia… Le tue storie sembrano sempre inventate, per come le racconti…. hanno del paradossale a volte! Mi piaci molto!!

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